Milquinhentos é un uomo affetto da hanseniase (lebbra) che è stato curato nel Centro Lambaréné.
Disegnando ha vinto un premio che gli permetterá di ricostruire la sua vita.
Milquinhentos António é un uomo affetto dall’hanseniasi (lebbra) fin dalla sua giovane etá.
Nel mese di novembre del 2015, durante un incontro con i membri del nucleo dell’ALEMO di Mipilani in cui si stava sensibilizzando la comunitá del villaggio sulla sofferenza delle persone abbandonate nella foresta a causa di questa malattia e l’importanza di combattere lo stigma sociale e curarle, la gente del villaggio inizió a parlare di un uomo divorato dalle ulcere che viveva da solo nella foresta. Circa dieci volontari salirono sulla nostra auto impegnati ad andare a parlargli e persuaderlo a lasciarsi curare nel Centro Lambaréné, a Pemba.
Trovammo Milquinhentos nella sua capanna isolata nel nulla, ad un’ora di viaggio dal villaggio, con un’espressione accogliente sul viso, costretto a trascinarsi sulle ginocchia e sulle mani mutilate dalla lebbra su di un suolo terroso rovente dal caldo.
Nel Centro Lambaréné, Milquinhentos inizió la terapia per curare la malattia, che duró un anno, e successivamente fu curato dalle ulcere profonde.
Con il tempo ha iniziato a frequentare il corso di alfabetizzazione ed é stato aiutato nella promozione umana ed economica tramite incontri di formazione, orientamento e piccoli progetti per l’autosussistenza. Sono emerse in questo periodo le sue doti di indovino e la sua passione per il disegno in cui ha trovato la sua libertà.
Nel Centro Lambaréné è stato curato e rianimato nella speranza. Ha superato lo stigma sociale ed è stato preparato per la reintegrazione nel suo villaggio, presso la sua famiglia.
Quest’anno ha vinto un premio monetario per i suoi disegni che sono stati pubblicati sulla Rivista Impresa Sociale https://www.rivistaimpresasociale.it/…/rivista-num-1-2021
Prima di ricevere questo denaro, Milquinhentos é stato accompagnato nelle decisioni migliori da prendere in modo che potesse essergli utile per migliorare le sue condizioni di vita. Il coordinatore Sufo ha accompagnato personalmente tutto il processo, incluso il dialogo con la famiglia, e infine Milquinhentos é tornato al suo villaggio, non piú come un “lebbroso” scartato dalla comunitá ma come Persona con una dignitá e con la capacitá di ricostruire la sua vita.
Con il valore del premio ha in progetto di costruire la sua casa per vivere nel villaggio, avviare una piccola attività commerciale di rivendita di sapone ed altri prodotti alimentari e comprare semi per coltivare il suo campo agricolo.
In questo video esprime la sua gratitudine!
“ALEMO DÀ LA VITA!”
Ha 20 anni ed é un ex-allievo dei nostri Centri dal 2008. Ha frequentato il Centro Ricreativo “Okhaviherana” dal 2008 al 2012. Terminata la 7ª classe (3ª media) ha frequentato il Programma sperimentale “Jovens de Esperança” fino al 2014, partecipando con costanza ed interesse agli incontri settimanali proposti di formazione umana e condivisione. 
Ha 21 anni ed è ex-allievo dei nostri Centri dal 2009. Ha frequentato il Centro Ricreativo “Okhaviherana” dal 2009 al 2014 ricevendo il sostegno scolastico del Programma “Uribe”. A partire dal 2015 fino al 2018 ha frequentato il Centro “Jovens de Esperança” terminando l’ultimo anno delle Scuole Superiori nel 2019.
Ana Abdul ha 18 anni e inizia a frequentare quest’anno la facoltà di Medicina. 
A seguito delle improvvise fughe dai villaggi e dalle città attaccate, molti minori vengono dispersi senza sapere dove siano i genitori e se siano vivi, altri vengono accolti con i genitori nelle case dei familiari a Pemba o in altre localitá.
Nel contesto attuale, le maggiori sfide della Fondazione sono:
Nei villaggi e nelle zone rurali o di pesca in generale, la probabilitá di abbandono scolastico permanente rischia di essere maggiore, una volta superata la pandemia. Per questo motivo, il nostro lavoro attualmente è di mantenere la consapevolezza dell’importanza dell’istruzione dei bambini. Per questo:
Il Nord e Centro della Provincia di Cabo Delgado é una zona attiva di conflitto. Dal 2017 la popolazione é vittima di violenti attacchi armati e di reclutamenti forzati di adulti e minori. Si conta già un numero di circa 250.000 sfollati interni e di circa 1500 morti. Il 40% della popolazione sfollata é costituita da bambini di cui il 17% sono minori non accompagnati, quindi piú altamente a rischio di essere reclutati a forza per diventare bambini-soldato.
Nelle circostanze attuali il benessere del bambino è minacciato da sentimenti di insicurezza, instabilità, mancanza del necessario, cambiamenti nel ritmo della vita, ecc. Per questo stiamo:
Un terzo della popolazione mozambicana é minore di 18 anni; questo significa che per circa 10 milioni di bambini che vivono giá normalmente in condizioni di povertá, il Covid-19 sta causando una povertá piú estrema, che si osserva anche nella negazione dei loro diritti fondamentali.
avi sull’Istruzione, in contesti di conflitti armati e pandemie che obbligano alla chiusura delle scuole, è l’aumento dei tassi di analfabetismo e l’abbandono definitivo della scuola da parte di bambini che vivono in povertà senza l’accompagnamento da parte dei genitori nello studio a casa, i ragazzi di etá superiore a quella prevista per il loro livello scolastico (soprattutto nella scuola elementare) o i minori sfollati o soggetti a frequenti cambi di residenza.
